Pa.Scuolina: Ciao piccolo amico
Con.Testino: Ciao…..quattro chiacchiere? Oggi mi dici qualcosa in più o taci?
Pa.Scuolina: …..So quel che taccio e lo taccio bene.
Con.Testino: Mhhhh. So
che sei sincera,
diretta e sferzante: da quello che mi hai confidato finora traspare il malumore
popolare nei confronti di chi ti rappresenta. Posso chiamarti Pasquina? È più simpatico e credimi, mooooolto
più indicato.
Pa.Scuolina: Vabbene. Mi piace. Tu invece sarai Contesto’, pronunciato alla francese.
Contesto’: Halò,
bongiurrr, gè mappell Contestò. Ullala’.
Ilièparfe’!!!
Pasquina: Sai che molti parlano male di te? Ho sentito delle voci.
Contestò: Siamo al mondo per
essere veri non perfetti. E comunque anch'io "sento le voci".
Pasquina: Secondo qualcuno stai facendo una carovana di errori.
Contestò: Avessi più tempo,
sbaglierei con più calma.
Pasquina: Dico sul serio. Sento molte lamentele. Da tutte le parti. Appena ti giri è un brusio intollerabile
Contestò: Se qualcuno mi
parla dietro, tranquilla, vuol dire che sono davanti!!!
Pasquina: Ammettilo qualche grosso errore lo hai fatto.
Contestò: Ecco il mea culpa, il mio principale errore: "creduto in qualcosa e in qualcuno". E questa è la punizione per aver adorato falsi
idoli.
Pasquina: Non credi di esagerare?
Contestò: Dai miei sbagli
ho preso diverse lezioni. Però se sbagliando si impara, allora qualcuno in questa storia potrebbe
addirittura insegnare.
Pasquina: Quello che sento in giro però…..
Contestò: Non fidarti mai di
chi parla degli assenti, prima o poi andrai via anche tu!
Pasquina: Ma con gli altri, hai provato a chiarire la tua posizione, i tuoi progetti?
Contestò: Ho parlato, ho spiegato le cose, ma sono più sordi di Beethoven. Ma per quelli che
non ci arrivano esiste una prolunga?
Pasquina: Sei quindi amareggiato per come vanno le cose?
Contestò: Si e no. È
come essere presi a calci da un millepiedi, ma con scarpe appuntite.
Pasquina: Capisco cosa vuoi dire.
Contestò: Sai non è
doloroso, è fastidioso ricevere fitte continue.
Pasquina: Mah! Forse vorrebbero solo che cambiassi un po. Questa altra cosa qui tela dico, ma nell’orecchio. Bsbsbsbsbsbsbsbbbsbsbbs…… Eh, cosa rispondi?
Contestò: “Fatevi un esame di coscienza e bocciatevi!!!”, cosi rispondo.
Pasquina: Le battaglie peggiori sono sempre quelle contro se stessi.
Contestò: Bisognerebbe, però,
ricordarsi del libero arbitrio ogni tanto.
Pasquina: Ma dove è il problema, cosa ha fatto rompere un meccanismo che sembrava funzionare?
Contestò: Il problema oggi è che esiste più gente interessata che interessante.
Pasquina: C’è anche una diversa visione delle cose, punti di vista differenti.
Contestò:
Vero. Ti faccio un esempio. Abbiamo visto la stessa persona: però io ho visto una donna
con la barba, loro hanno visto un uomo con le tette.
Pasquina:
Mi dicevi che la cosa che non sopporti è che non hanno tempo; che traducono gli
impegni in scappatoie, per giustificare il perché non fanno. Però lo sai come
si dice, “il tempo è denaro”.
Contestò:
Tempo
e denaro sono concetti diversi, non so accomunarli.
Pasquina: C’è anche chi fa bene. Anzi meglio di voi!
Contestò: Meglio di noi.
Tanti - Peggio di noi. Anche - Come noi. Nessuno!!!
Pasquina: Qualcuno però si offende. Alcune frecciate sono state troppo……
Contestò: Quelli che non sanno leggere l’ironia, sono
gli analfabeti più pericolosi.
Pasquina: Le critiche però rimangono. E anche i silenzi imbarazzanti.
Contestò: Ognuno è libero di
reagire come crede. Non dico di applaudire, ma fate meglio.
Pasquina: Ma potendo ritornare indietro, che cosa cambieresti?
Contestò: Mai tornare indietro, neppure per prendere la rincorsa!
Pasquina: Per molte decisioni bisognerebbe affidarsi al gioco di testa o cuore.
Contestò: E' molto, molto difficile mettere d'accordo cuore e cervello....Pensa che, nel mio caso, non si rivolgono nemmeno la parola. (citazione)
Pasquina: Qual è la morale della favola?
Contestò: La morale è che non c’è nessuna favola.......to be continued......
Ho delle risposte bellissime per le
domande che non mi sono fatto.
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