Essere o non essere questo è il problema. Se
sia più nobile far finta di niente o prendere le armi contro un mare di problemi
e, contrastandoli, porre loro fine. Che strada prendere?
Cosa racconteremo a questi bambini, se un
giorno dovessero leggere di quanto sta accadendo. Papà, mamma ma voi non avete fatto
nulla, avete permesso che tutto continuasse come se niente fosse? Oppure, papà mamma,
raccontatemi cosa avete fatto per noi. Si perché si arriva ad un punto della
vita, in cui bisogna scegliere, e soprattutto dare e essere d’esempio.
Ma non basta volere, ci sono gli altri: ma è
giusto combattere, arrendersi!!??
In seguito ai fatti di ieri, alle continue
segnalazioni delle settimane precedenti, di cibo non di buona qualità, di odori
e sapori che non hanno nulla a che fare con una mensa scolastica, i genitori
dei bimbi che usufruiscono del servizio refezione, di comune accordo, hanno deciso
di rinunciare alla mensa. Fino a che non si creeranno le condizioni
adeguate affinché il servizio stesso possa aver senso? Un solo giorno? Due?
Settimane? La protesta è contro chi? Ma contro chi
speculando, fornisce prodotti di pessima qualità.
Si è detto, e continua a dirsi, tutto e il
contrario di tutto, che un pasto caldo, pur se non di ottima qualità, è
comunque da preferire a un semplice panino. Concordiamo? Concordiamo.
Con questa logica però si finisce per
giustificare davvero ogni cosa. L'importante è che i bambini mangino qualcosa.
Certo. D’accordissimo. Meglio le patate che
l'epatite. Anche su questo è facile concordare. Noi siamo d'accordo solo in
parte: per noi l'importante è che i bambini mangino, però BENE.
Qualcuno deve cucinare. Il tempo che impiega
nel fare questo lavoro è lo stesso, sia che cucini bene, sia che cucini male.
Le cose si fanno in un solo modo: bene, o almeno, al meglio delle proprie
possibilità.
Poi
c’è chi è avanti rispetto a tutti gli altri e che sentenzia “Mica c’è da meravigliarsi, la ditta deve massimizzare
il profitto”. Per massimizzazione del profitto si intende una linea di
azione che rende massima la differenza tra i ricavi totali derivanti dalla
vendita del bene o del servizio prodotto dall'impresa e i costi totali
sostenuti per la sua produzione. Nella teoria economica prevalente, la massimizzazione del profitto viene
assunta come obiettivo fondamentale dell'impresa. L'imprenditore si
comporta in modo razionale, dunque da homo
oeconomicus, se tende a massimizzare il profitto.
Ma una volta scoperta l'acqua calda, che posizione si prende?
Le mamme sono considerate delle
“spazzaneve”, pronte a rimuovere ogni ostacolo si presenti sulla strada dei
propri figli, affinché la strada sia sgombra e possibilmente in discesa. Sono attaccate
perché troppo protettive, perché si ha poca fiducia delle rassicurazioni date
dalla scuola. Il caso stavolta è diverso. Non hanno tutti i torti. Anzi hanno
proprio RAGIONE. Hanno molte RAGIONI!!!
Hanno
ragione in modo pieno e completo, anche più del necessario, tanto che ne
avanzerebbe addirittura per venderla a qualcun altro. Insomma le “ragioni”
equivalgono a degli ottimi motivi per fare o meno una cosa.
Nonostante tutto ancora critiche sussurrate e dette alle spalle. Ma una volta tanto. Perché drammatizzare. Ma
che volete davvero?
Il giorno prima, continui lamenti perché le
porzioni sono piccole, il cibo non fresco o cose del genere. Il caso vi viene
incontro, vi aggiunge carne fresca nel pane, allo stesso prezzo e non siete
contente? Suvvia signore il mondo è grande. Fate finta che la mensa proponga un
piatto thailandese: sono solo PROTEINE!!!
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