In tempi in cui si dice tutto e il
contrario di tutto, è opportuno costatare di persona le reali circostanze in
cui avviene un evento.
Qualcuno, con molta facilità e senza
dati alla mano, fa delle affermazioni senza portare prove. Nei giorni scorsi,
continue sono state le segnalazioni di bagni luridi, sporchi (piscio ovunque,
fetore insopportabile, delle latrine). E subito tutti pronti a buttare benzina
sul fuoco, tutti pronti a schierarsi e a prepararsi alla guerra.
E no, miei cari. Prima di dichiarare guerra,
bisogna essere sicuri. Innanzitutto:
1. Chi ha diffuso queste
voci. Oh, ma è una mia amica, una persona
seria. Lei non racconta mai bugie, ha anche ricevuto un premio, quando era
piccola, perché diceva sempre la verità.
A scuola non si dovrebbe far entrare
chiunque. Se
qualcuno è entrato, l’ha fatto non rispettando delle regole; le stesse regole
che tutti pretendono che la scuola applichi. Mi sembra un paradosso. Se le
regole vanno rispettate, tutti, scuola e genitori devono farlo.
2. Va bene, si sono infrante le regole,
ma di fatto i bagni erano sporchi.
Per due pomeriggi di seguito, alle tre e mezzo abbiamo controllato i bagni
della materna. Puliti.
3. Mettiamo che sia vero, e che i bagni
fossero sporchi. Ma
se questa persona ha notato un problema d’igiene, perché non ha parlato con un
addetto, perché non ha chiesto a qualcuno, ad esempio la maestra di suo figlio,
di verificare? Non è più semplice far notare un problema piuttosto che tornare
a casa, chiamare l'amica del cuore, spiegare l'accaduto, diffondere la notizia
tramite messaggi scritti o vocali, che non sempre sono chiari.
Se notate delle mancanze in un
qualsiasi settore, potete parlarne con le rappresentanti di classe, le quali si
faranno portavoce di qualsivoglia lamentela.
4. Ogni genitore ha il diritto/dovere di
porre tutte le attenzioni al mondo che gira intorno ai propri figli. Per far
questo c'è un modo molto semplice: parlare. NON ALLARMARE.
VOGLIAMO ESEMPI DI COMPORTAMENTO, NON ALLARMISMI
Lo stesso discorso valga per i membri
della commissione mensa. Non convinti della reale qualità del cibo, si è
voluti, come San Tommaso, toccare con mano.
Si sono fatte due ispezioni e,
quattro persone diverse hanno affermato che la qualità dei pasti è BUONA. Per
qualcuno la quantità del cibo è insufficiente. Ed ecco subito la mamma di turno
a mostrare la foto del panino, a dimostrazione
che trattasi di un panino davvero piccolo. Qualcuno aggiunge che il
figlio, dopo la scuola, torna a casa e vuole fare merenda.
Leggo le lamentele, mi sembrano
giuste e fondate (ci sono anche le foto) ma ho una sensazione di.....non so
cosa, è come se qualcosa non mi convincesse.
…...Ah ecco. Ma se i panini sono
portati a casa, probabilmente quanto mangiato a pranzo era sufficiente. Il
panino adesso non mi va e me lo porto a casa o lo mangio dopo, avrà pensato il
bimbo. (ciò mi fa pensare che le quantità non siano cosi misere, è avanzato il
pane).
E allora il bimbo che esce alle 4 e
30, che fa le quaranta ore, e vuole subito fare merenda?
I ragazzi mangiano alle 12 e 30,
quindi dopo 4 ore non è tanto strano che i bimbi abbiano fame.
Ovviamente ognuno può fare 2+2 e
pensare che una cosa sia conseguenza dell'altra. Se un bimbo torna a casa e
vuole dormire, non necessariamente ha dormito male la notte. E se pure fosse,
non è necessario buttare il letto e il materasso. Proviamo a cambiare il solo
cuscino e vediamo come va.
Che sia chiaro il discorso non è
rivolto a nessuno in particolare. È un semplice invito a usare le parole con
accuratezza. Se qualcuno si fa un graffio alla mano con una matita, non è
opportuno dire che ha rischiato un occhio, perché la matita, 30 centimetri più
in alto, e sarebbe stato un disastro. Meglio dire che si è graffiato, alla
mano, con una matita.
Probabilmente è solo un modo diverso
di dire la stessa cosa.
Un bicchiere è mezzo pieno o è mezzo
vuoto? LA QUANTITA’ D’ACQUA E' LA STESSA.
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