Post in evidenza

venerdì 18 novembre 2016

Come Grisù voglio fare il pompiere!


In tempi in cui si dice tutto e il contrario di tutto, è opportuno costatare di persona le reali circostanze in cui avviene un evento.
Qualcuno, con molta facilità e senza dati alla mano, fa delle affermazioni senza portare prove. Nei giorni scorsi, continue sono state le segnalazioni di bagni luridi, sporchi (piscio ovunque, fetore insopportabile, delle latrine). E subito tutti pronti a buttare benzina sul fuoco, tutti pronti a schierarsi e a prepararsi alla guerra.
 E no, miei cari. Prima di dichiarare guerra, bisogna essere sicuri. Innanzitutto:
1.     Chi ha diffuso queste voci. Oh, ma è una mia amica, una persona seria. Lei non racconta mai bugie, ha anche ricevuto un premio, quando era piccola, perché diceva sempre la verità.
A scuola non si dovrebbe far entrare chiunque. Se qualcuno è entrato, l’ha fatto non rispettando delle regole; le stesse regole che tutti pretendono che la scuola applichi. Mi sembra un paradosso. Se le regole vanno rispettate, tutti, scuola e genitori devono farlo.
2.     Va bene, si sono infrante le regole, ma di fatto i bagni erano sporchi. Per due pomeriggi di seguito, alle tre e mezzo abbiamo controllato i bagni della materna. Puliti.
3.     Mettiamo che sia vero, e che i bagni fossero sporchi. Ma se questa persona ha notato un problema d’igiene, perché non ha parlato con un addetto, perché non ha chiesto a qualcuno, ad esempio la maestra di suo figlio, di verificare? Non è più semplice far notare un problema piuttosto che tornare a casa, chiamare l'amica del cuore, spiegare l'accaduto, diffondere la notizia tramite messaggi scritti o vocali, che non sempre sono chiari.
Se notate delle mancanze in un qualsiasi settore, potete parlarne con le rappresentanti di classe, le quali si faranno portavoce di qualsivoglia lamentela.
4.     Ogni genitore ha il diritto/dovere di porre tutte le attenzioni al mondo che gira intorno ai propri figli. Per far questo c'è un modo molto semplice: parlare. NON ALLARMARE.
 VOGLIAMO ESEMPI DI COMPORTAMENTO, NON  ALLARMISMI
Lo stesso discorso valga per i membri della commissione mensa. Non convinti della reale qualità del cibo, si è voluti, come San Tommaso, toccare con mano.
Si sono fatte due ispezioni e, quattro persone diverse hanno affermato che la qualità dei pasti è BUONA. Per qualcuno la quantità del cibo è insufficiente. Ed ecco subito la mamma di turno a mostrare la foto del panino, a dimostrazione  che trattasi di un panino davvero piccolo. Qualcuno aggiunge che il figlio, dopo la scuola, torna a casa e vuole fare merenda.
Leggo le lamentele, mi sembrano giuste e fondate (ci sono anche le foto) ma ho una sensazione di.....non so cosa, è come se qualcosa non mi convincesse.
…...Ah ecco. Ma se i panini sono portati a casa, probabilmente quanto mangiato a pranzo era sufficiente. Il panino adesso non mi va e me lo porto a casa o lo mangio dopo, avrà pensato il bimbo. (ciò mi fa pensare che le quantità non siano cosi misere, è avanzato il pane).
E allora il bimbo che esce alle 4 e 30, che fa le quaranta ore, e vuole subito fare merenda?
I ragazzi mangiano alle 12 e 30, quindi dopo 4 ore non è tanto strano che i bimbi abbiano fame.
Ovviamente ognuno può fare 2+2 e pensare che una cosa sia conseguenza dell'altra. Se un bimbo torna a casa e vuole dormire, non necessariamente ha dormito male la notte. E se pure fosse, non è necessario buttare il letto e il materasso. Proviamo a cambiare il solo cuscino e vediamo come va.
Che sia chiaro il discorso non è rivolto a nessuno in particolare. È un semplice invito a usare le parole con accuratezza. Se qualcuno si fa un graffio alla mano con una matita, non è opportuno dire che ha rischiato un occhio, perché la matita, 30 centimetri più in alto, e sarebbe stato un disastro. Meglio dire che si è graffiato, alla mano, con una matita.

Probabilmente è solo un modo diverso di dire la stessa cosa.
Un bicchiere è mezzo pieno o è mezzo vuoto? LA QUANTITA’ D’ACQUA E' LA STESSA.

Nessun commento:

Posta un commento