Tutto sembra imperfetto. Perché?
Immobile, ascolto con tensione
e attenzione i segnali che arrivano da chi è dentro ed è ferito. Il mio contatto
è gentile e mi invita a dare chiarimenti. La gentilezza mi conquista, anzi mi
affascina e rimango ad ascoltare con attenzione ogni parola, la cadenza, il
ritmo, le pause e i silenzi. L’atmosfera ovattata accresce la mia tensione e mi
accarezza la nuca. Chiarisco la mia posizione, con una affabilità simile, ma
meno valida. Il suo viso mostra un velo di tristezza, di disillusione. Mi
rimane un senso di non finito, di non parlato ........ rimane amarezza.
Il dopo è disordine
interiore. Per un attimo infinito è andata via la luce! Sollevo gli occhi e
vedo, come per la prima volta, le stelle.
Chi è che sa di che siamo capaci tutti, annullato il limite ormai …..rallenta il mio respiro, scende in profondità, si adatta al soffio della terra …. e delle sue parole.
Lei, profondamente ha ragione. Lei. Ha ragione Lei!
E’un elemento distorto quello che si sta formando sulla tela, un taglio profondo. La verità, la verità, la verità,… si, ma quale? E soprattutto perché? La domanda che più di tutte mi ha fatto riflettere è “Perché?”
“Perché vuoi costruire distruggendo? Partire da quello che c’è …. non è partire da zero!”
E’ davvero una persona bella il mio contatto, ed è innamorata del suo mondo, del suo universo.
Il lavoro per lei, non è mai stato un assillo per ricevere risorse, ma una modo per rispettare i giorni. Capisce i cuccioli d’uomo, il loro distacco ed ha la stessa tenerezza.
“Sei capace di realizzare e sostenere altro; ti sei alterato”. “Perché?”
Sento ancora la sua voce, Replay. La sua voce……. Replay …….
L’acqua si impara dalla sete, la terra dagli oceani attraversati, “la pace dai racconti di battaglia”. Non voglio perderla.
Chi è che sa di che siamo capaci tutti, annullato il limite ormai …..rallenta il mio respiro, scende in profondità, si adatta al soffio della terra …. e delle sue parole.
Lei, profondamente ha ragione. Lei. Ha ragione Lei!
E’un elemento distorto quello che si sta formando sulla tela, un taglio profondo. La verità, la verità, la verità,… si, ma quale? E soprattutto perché? La domanda che più di tutte mi ha fatto riflettere è “Perché?”
“Perché vuoi costruire distruggendo? Partire da quello che c’è …. non è partire da zero!”
E’ davvero una persona bella il mio contatto, ed è innamorata del suo mondo, del suo universo.
Il lavoro per lei, non è mai stato un assillo per ricevere risorse, ma una modo per rispettare i giorni. Capisce i cuccioli d’uomo, il loro distacco ed ha la stessa tenerezza.
“Sei capace di realizzare e sostenere altro; ti sei alterato”. “Perché?”
Sento ancora la sua voce, Replay. La sua voce……. Replay …….
L’acqua si impara dalla sete, la terra dagli oceani attraversati, “la pace dai racconti di battaglia”. Non voglio perderla.
E adesso?
Adesso siamo qui, vulnerabili, dove sono possibili cose impossibili.
E allora? Allora
possiamo andare, possiamo andarcene, dire cose semplici, prenderci o perderci,
lasciare perdere …. possiamo leggere e non capire niente, guarire le ferite e
riparare i danni, dopo i colpi sulla porta.
E poi? E
poi …..risorgere e credere e costruire grandi opere, che poi…. ritorneranno
polvere …. Replay. La sua voce……. Replay.
La sua voce…….e una profonda frattura.
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