Una delle
scene più famose di Miseria e Nobiltà! Caro Giuseppe compare nipote è l'inizio della dettatura di una lettera che uno
zotico propone allo scrivano Totò.
Zotico – Caro Giuseppe cumpare nepote, a Napoli stoce
facendo la vita de lu Signore.
Totò – Stoce? Io stoce, tu stoce! Stoce non esiste. STO!
Totò – Stoce? Io stoce, tu stoce! Stoce non esiste. STO!
In
italiano l’accento consiste nell’aumento dell’intensità con cui viene
pronunciata una sillaba (detta sillaba tonica), che acquisisce così
maggior rilievo rispetto alle altre sillabe della stessa parola. L'accento è acuto o grave.
Sono “profondamente
superficiale”. L’errore è mio, è grave. La forma "stò" non esiste!
Sto si scrive senza, mettere
l'accento è superfluo.
Non è tutto merito mio,
però. Tutto quello
che non so, l’ho imparato a scuola.
Chi non legge me lo fa notare, io lo scrivo e neppure ci faccio attenzione!
È vero, ho
un grossissimo difetto: una memoria terribile. Non dimentico mai niente.
C’era veramente bisogno di
scrivere questa cosa? Superflua! Cosa quanto mai necessaria.
Dio non gioca
a dadi. Nulla avviene per caso.
Il caso è fondamentale, intendendo che il caso non è
assolutamente casuale, ma un insieme di coincidenze che, guarda caso, stanno
dietro a molte cose. L'hanno anche studiato il caso o la coincidenza. Il che
non è affatto casuale.
Tirando a "caso" sarebbe il
"caos". Tutto ciò che viviamo ha un motivo: "Una causa molto
piccola, che ci sfugge, determina un effetto considerevole che non possiamo non
vedere, e allora diciamo che questo effetto è dovuto al caso. Se conoscessimo
esattamente le leggi della natura e la situazione dell’universo nell’istante
iniziale, potremmo predire con la medesima precisione la situazione
dell’universo in un istante successivo. Ma quand’anche le leggi naturali
non avessero più segreti per noi, potremmo conoscere la situazione iniziale
solo in modo approssimativo. Se questa approssimazione ci permettesse di
prevedere la situazione successiva con la stessa approssimazione, questo ci
basterebbe per poter dire che il fenomeno è stato previsto, che è governato da
leggi: ma non è sempre così e può accadere che piccole differenze nelle
condizioni iniziali generino differenze grandissime nei fenomeni finali; un
piccolo errore nelle prime produrrebbe un errore enorme negli ultimi. La
predizione diventa allora impossibile e ci troviamo di fronte al fenomeno
casuale."
Però quell'accento messo li, che si
libra nell'aria, e che sembra leggero, ha e continuerà ad avere un peso enorme.
Da fastidio, disturba: d'altronde anche noi!
Che dite, è il caso di
dire che alla fine tutto è stato sistemato, è andato tutto a posto?
Spiritualemente......
grammaticalmente.
Il caso è dalla nostra parte: può tanto
su noi, dal momento che non viviamo a casaccio.
Ma adesso è
il caso soprattutto delle cose più IMPORTANTI.
Nessun commento:
Posta un commento