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martedì 20 dicembre 2016

LIVELLO DI GRADIMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE DA PARTE DELLA COMMISSIONE MENSA

REFEZIONE – MONITORAGGIO MENSA K. Wojtyla (Via Salvemini)


PERIODO DI RILEVAZIONE DEI DATI: Novembre - Dicembre 2016


RELAZIONE SINTETICA 

PREMESSA


La Commissione Mensa ha avviato delle ispezioni per monitorare il livello di qualità del servizio refezione scolastica, allo scopo di promuovere:

a) la cultura del miglioramento continuo della qualità del servizio;

b) dialogo e relazione con le parti.


CARATTERISTICHE E CONTENUTI DELL’INDAGINE

La raccolta delle informazioni è avvenuta mediante la compilazione di una scheda di rilevazione da parte dei commissari di turno, chiedendo loro di esprimere un giudizio analitico e complessivo sui vari aspetti del servizio di refezione scolastica.

La scheda di rilevazione proposta, infatti, è composta di 4 sezioni:

- Dati generali: va indicata la data di rilevazione; contiene le domande volte a rilevare la corrispondenza del menù previsto con quello somministrato;

- Osservazioni: qualità/quantità (temperatura, il sapore, l’odore, l’aspetto visivo, la quantità di tutto il pasto somministrato di cibo);

- Osservazioni: distribuzione (analisi volte a rilevare i tempi della distribuzione).

- In altro di diretta osservazione: va indicato un giudizio personale di buono, sufficiente, insufficiente etc….


Le ispezioni effettuate in Novembre e Dicembre, hanno evidenziato un gradimento che si attesta, per la maggior parte delle Commissarie, in termini di “appena sufficiente”.

In particolare, si è dato lo stesso peso sia a elementi di qualità (cottura, temperatura, aspetto visivo, sapore, odore) che di quantità, nella formulare un giudizio di gradimento.

VALUTAZIONE DELLE  ALTRE COMPONENTI DEL SERVIZIO

L’analisi dei dati raccolti sulle singole componenti del servizio evidenzia un giudizio confortante sugli *altri aspetti indagati*.

*ALTRI ELEMENTI DI QUALITA’ INDAGATI*: RISULTATI

Pulizia e confort degli ambienti: il giudizio complessivo è positivo (tenendo presente che non esiste un refettorio e che il pasto è consumato in aula – la commissione si attiene a quanto riferito dalle maestre).

Conoscenza del menù: Ognuno conosce il menù, anche perché è esposto in tutto il plesso scolastico, fuori ogni aula.

Corrispondenza del menù previsto con quello servito: La corrispondenza è stata rilevata ogni giorno (una sola variazione, tempestivamente comunicata). Anzi la variazione apportata è stata apprezzata, perché ha permesso di variare il menù del giorno, che prevedeva il primo e il secondo a base di patate).

Presentazione degli addetti alla distribuzione: tutte le insegnanti e le commissarie hanno espresso giudizi positivi, sia sul numero degli addetti, sia sul modo di presentarsi. L’arrivo del cibo è conforme agli orari.

VALUTAZIONI CONCLUSIVE – PERIODO NOVEMBRE - DICEMBRE 2016

L’analisi condotta, sebbene non evidenzi una criticità del servizio, presenta ampi margini di miglioramento, posto che il livello di gradimento si è attestato su un giudizio di sola sufficienza, soprattutto in conseguenza dei pasti forniti in diverse giornate, quando la commissione ha dichiarato di non aver gradito quanto consumato, poichè i cibi erano scotti.

Oltre al controllo della qualità delle derrate alimentari fornite, diventa di fondamentale importanza intraprendere azioni atte a migliorare la quantità delle porzioni fornite, per alcuni persone ritenute inadeguate a una sana alimentazione.


La Commissione, coglie l’occasione per ripresentare quanto già reclamato in precedenza dai genitori; in particolare


CHIEDE:

A.  Che le variazioni da apportare al menù rispondano a LE LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALE PER LA RISTORAZIONE SCOLASTICA” pubblicate dal Ministero della salute

B.  Che il menù sia elaborato secondo i principi di un’alimentazione equilibrata dal punto di vista nutrizionale, utilizzando anche alimenti tipici (evitando prodotti impanati).

C.  Che il menù sia vario: la varietà degli alimenti è fondamentale, poiché consente l'apporto adeguato dei nutrienti necessari per una crescita armonica e contribuisce alla diffusione di abitudini alimentari corrette. 

D. Che i menù debbano essere diversi per il periodo autunno-inverno e primavera-estate. La variabilità del menù per il pranzo può essere ottenuto con l’uso di prodotti di stagione, con i quali si possono elaborare ricette sempre diverse.

E.  Che le porzioni siano differenti per bimbi e ragazzi di età diverse, appartenenti a più di una fascia scolastica (scuola dell’infanzia, primaria): occorre fornire la porzione idonea.

F.  Inoltre la commissione chiede di poter scegliere le portate da assaggiare: la trasparenza è intesa come accessibilità totale che permetta una forma ampia di controllo.


In conclusione, vista la quantità delle informazioni acquisite e la molteplicità delle riflessioni e considerazioni che ne scaturiscono, si può affermare che l’indagine ha rappresentato un’ottima iniziativa; pertanto sarà riproposta a cadenze regolari al fine di monitorare l’andamento del servizio e di verificare il miglioramento o la risoluzione delle criticità riscontrate.

La commissione mensa

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