Il
teatro non è la realtà: ci sono alberi di cartone, palazzi di tela, un cielo di
cartapesta, oro di carta stagnola, il rosso sulle guancie, vestiti improbabili.
Ma è il paese del vero: ci sono cuori dietro il sipario, cuori in platea e
immensi cuori sul palco. Qui tutto è
finto ma niente è falso.
Ci
sono realtà sconosciute ai più; modelli di impegno e di civiltà che non godono
di alcuna pubblicità e che, invece, dovrebbero fungere da esempi di miglioramento
sociale e non solo.
E’
il caso delle rappresentazioni svolte al piccolo teatro della Volpicelli, che
rappresentano la possibilità concreta di un dialogo forte, d’impegno, del fare
vero: e questo grazie a un gruppo di maestre che hanno creduto, e continuano a
credere, fortemente in questo progetto, e nella forza dei piccoli, un
microcosmo in cui convivono – con l’assoluta e gioiosa solidarietà dei bambini
- abitudini, culture e stili di vita diverse.
Quella
che sto raccontando è una "piccola grande storia" che attinge la sua forza
dall’autenticità del reale. Una storia molto interessante, in cui si ride e, a
tratti, ci si commuove con la
naturalezza del quotidiano.
La
dedizione con la quale tutti, differenti per età e formazione, si sono dedicati
a questa attività è straordinaria. Un progetto che vive di difficoltà ma che
mai, grazie alla forza di volontà di chi vi opera, ha ceduto a questo peso. È
difficile, ma sarebbe bello restituire intatta la forza di questo impegno,
assorbendo, in ogni immagine, la passione autentica delle maestre, il
coinvolgimento dei genitori, la serenità dei bambini, stimolati – nella
crescita e nel pensiero - da un modello didattico volto a sviluppare la
creatività, la fantasia e la scoperta del mondo dell’altro.
Se
è vero che “i bambini ci guardano”,
quel che vedono i piccoli della Wojtyla è un universo fatto di tanti colori
diversi, dove i personaggi delle favole o delle leggende bussano alla porta e
si fanno reali per loro: guardateli e vi mostreranno il loro sguardo e
attraverso di esso, la possibilità che qualcosa, qui, possa essere migliore.
Lontano da ogni enfasi, lo spettacolo messo in scena è BELLISSIMO, EMOZIONANTE, TOCCANTE!
"... te piace 'o presebbio?" "Ma che bello Presebbio!"
Il
lavoro di tutti i giorni diventa una sorta di “missione” per le maestre
della scuola che si adoperano per i piccoli e coinvolgono i grandi, spingendo i genitori a tornare un po’
bambini per far vedere ai figli che anche loro, nonostante qualche capello
bianco, sanno vivere l’infanzia. Tra curiosità, fantasia e realtà questo
piccolo teatro ci porta in un mondo di sogni, mostrandolo per quello che è: un’opportunità, quella di un’educazione
avvincente e appassionante.
Il
palcoscenico è un posto magico in cui solo le cose più vere accadono, dove le
stelle si sono accese davvero e hanno brillato senza difficoltà. Un posto più vero e più reale non
esiste in tutto l’universo.
Verissimo "tutto finto, ma niente falso"...è il meraviglioso mondo dei bambini
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