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venerdì 5 maggio 2017

Un momento di (s)conforto



Siamo tutti troppo assorbiti dal canto delle sirene delle nostre vite, siamo tutti troppo occupati. Cosa ci succede?
Quanti di noi hanno barattato una montagna di sogni per un salario importante e …… si finisce per non accorgersi più di niente. Il mondo è di chi non sente e la condizione essenziale per essere pratico è la totale mancanza di sensibilità.

Sconforto. Arriva come la nebbia, dopo un colpo possente, inaspettato, quasi sempre di sera, si muove nel silenzio con passo impalpabile, si espande nell’aria come un odore acre e non si è capaci di fermarlo ……
Te ne stai tranquillo, rilassato, ma pian piano cominci a essere un’altra persona, ti accorgi che qualcosa di non tangibile intorno a te cambia/ti cambia, senti che ti prende quasi una voglia di piangere.
Ti ritrovi addosso uno peso e un senso di sconforto, una pena che ti stringe forte il torace, un sentire acuto carico di malinconia, sempre più vicino e non ti lascia. Lo porta fino a te un pensiero, delle cose viste, delle frasi, i ricordi di ieri …. e poi la stagione che finisce, la mancanza di qualcosa e soprattutto la mancanza di qualcuno. A volte, senza ragione ti senti triste. A volte ti senti triste, e hai un motivo, una preoccupazione e vedi le cose attorno come non le hai mai viste, le giornate le senti come piene di amarezza, pesanti e tutta la vita sembra ad un tratto vuota. Vacante si dice in dialetto. E la pronuncia ricorda il senso di disorientamento, la percezione che non vi sia una meta precisa, un senso di vuoto vagare.
Inizi a sgretolarti..............

Allora provi a pensare ad altro, ma la mente non si sposta di un passo, continua a fare domande e non tenta neppure un accenno di risposta. E allora ti chiudi, perché nessuno deve vederti cosi. In questi momenti chi è che ti può davvero capire? Un giorno qualcuno, forse mi mostrerà che non c’è nulla di male a piangere. 

Il senso della vita. La vita. La vita è una specie di tiro alla fune. Vorresti fare delle cose ma poi sei costretto a farne delle altre. Si danno per scontate alcune cose pur sapendo che non c’è nulla di scontato. E a volte diventa un incontro di pugilato, la vita. Non c’è mai pareggio e allora chi vince alla fine? Vince l’amore, perché l’amore vince sempre.
E quando il pensare cambia in sentire è allora che SENTI. LA SENTO. Adesso più di prima
La sento. Sento, da qui, battere forte il suo cuore, sento il suo respiro che accelera, sono dentro il suo pensiero.

Che succede, ora. Nessuno parla, e chi parla lo fa pianissimo oggi. Perché non dici nulla?
Non lo so. Solo che non ho niente da dire, niente da aggiungere”.  
Io invece credo che tutti abbiamo qualcosa da aggiungere, tutti abbiamo molto da aggiungere.

A dirla tutta, tutti dobbiamo dire qualcosa, fare qualcosa!

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