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lunedì 24 aprile 2017

La colpa di sentirsi innocenti




In un un mondo in cui non ci sono colpe, siamo tutti innocenti. Ma essere innocenti è pericoloso perché non si hanno alibi.
Se un innocente viene condannato è colpa sua: avrebbe dovuto commettere un delitto!
A furia di prestare attenzione al brusio delle persone e ai loro concetti educativi, quando ci prende la tristezza, il sentimento ci spinge a ricercare dei responsabili. 
La scuola pubblica sembra organizzata in modo che ognuno possa tranquillamente trovarvi i propri:
Ma alla scuola dell’infanzia non hanno afferrato come ci si comporta? chiede il maestro elementare di fronte a bimbi agitati come palline da flipper.

Che cosa hanno fatto alla scuola elementare? inveisce il professore delle medie ricevendo alunni di prima che valuta analfabeti.

Qualcuno sa dirmi cosa hanno studiato alla scuola dell’obbligo? afferma l’insegnante di liceo davanti a studenti delle prime che si esprimono senza linguaggio.

Cosa, vengono dal liceo? si domanda il docente universitario guardando attentamente i primi esami scritti.

Chiaritemi cosa vi spiegano all’università! urla l’industriale ai giovani appena assunti.

(L’università forma per l'appunto ciò che voi richiedete -  è la risposta. dipendenti incompetenti e compratori ciechi! Le grandi università preparano i vostri managers – e gli azionisti divorano i profitti).

Assenza della famiglia si rammarica (o compiace) Il MIUR.

La scuola (il futuro) non è più quella di una volta accusa la famiglia.

A ciò si uniscono i dibattiti interni a ogni istituzione che si rispetti. Per esempio:

Stop con la tolleranza dei pedagogisti! urlano i conservatori che attaccano la demagogia.

Abbasso i conservatori! ribattono i pedagogisti in nome dell’evoluzione democratica.

I sindacati paralizzano la scuola! accusano tutti!!!

Invitiamo a vigilare! rispondono i sindacati.

....Una simile percentuale di analfabeti in prima media, ai miei tempi non si vedeva! ...È uguale a tua madre, questo bambino!...Se tu fossi stato un po’ più severo con lui, adesso non sarebbe in queste condizioni!....Come si fa a studiare in un clima famigliare del genere? si lamenta l’adolescente depresso alle orecchie del professore comprensivo.....
Se le cose non funzionano come dovrebbero, ci resta sempre la remota possibilità di indicare in noi stessi i responsabili della nostra incompetenza.

Errare è umano, ma dare la colpa agli altri è ancora più umano!

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