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sabato 29 aprile 2017

Il lavoro logora......chi non ce l'ha!

“E il lavoro?” 

“Grazie a Dio, il lavoro non mi manca.”

“Ah, l’hai trovato allora?” 

“No, non mi manca, nel senso che ci sto bene senza!”


Il lavoro duro ti ricompensera' in futuro. La pigrizia adesso!!!!!!

P.S. - Il lavoro mi piace, mi affascina.  Potrei stare per ore a guardarlo.

lunedì 24 aprile 2017

La colpa di sentirsi innocenti




In un un mondo in cui non ci sono colpe, siamo tutti innocenti. Ma essere innocenti è pericoloso perché non si hanno alibi.
Se un innocente viene condannato è colpa sua: avrebbe dovuto commettere un delitto!
A furia di prestare attenzione al brusio delle persone e ai loro concetti educativi, quando ci prende la tristezza, il sentimento ci spinge a ricercare dei responsabili. 
La scuola pubblica sembra organizzata in modo che ognuno possa tranquillamente trovarvi i propri:
Ma alla scuola dell’infanzia non hanno afferrato come ci si comporta? chiede il maestro elementare di fronte a bimbi agitati come palline da flipper.

Che cosa hanno fatto alla scuola elementare? inveisce il professore delle medie ricevendo alunni di prima che valuta analfabeti.

Qualcuno sa dirmi cosa hanno studiato alla scuola dell’obbligo? afferma l’insegnante di liceo davanti a studenti delle prime che si esprimono senza linguaggio.

Cosa, vengono dal liceo? si domanda il docente universitario guardando attentamente i primi esami scritti.

Chiaritemi cosa vi spiegano all’università! urla l’industriale ai giovani appena assunti.

(L’università forma per l'appunto ciò che voi richiedete -  è la risposta. dipendenti incompetenti e compratori ciechi! Le grandi università preparano i vostri managers – e gli azionisti divorano i profitti).

Assenza della famiglia si rammarica (o compiace) Il MIUR.

La scuola (il futuro) non è più quella di una volta accusa la famiglia.

A ciò si uniscono i dibattiti interni a ogni istituzione che si rispetti. Per esempio:

Stop con la tolleranza dei pedagogisti! urlano i conservatori che attaccano la demagogia.

Abbasso i conservatori! ribattono i pedagogisti in nome dell’evoluzione democratica.

I sindacati paralizzano la scuola! accusano tutti!!!

Invitiamo a vigilare! rispondono i sindacati.

....Una simile percentuale di analfabeti in prima media, ai miei tempi non si vedeva! ...È uguale a tua madre, questo bambino!...Se tu fossi stato un po’ più severo con lui, adesso non sarebbe in queste condizioni!....Come si fa a studiare in un clima famigliare del genere? si lamenta l’adolescente depresso alle orecchie del professore comprensivo.....
Se le cose non funzionano come dovrebbero, ci resta sempre la remota possibilità di indicare in noi stessi i responsabili della nostra incompetenza.

Errare è umano, ma dare la colpa agli altri è ancora più umano!

venerdì 21 aprile 2017

Fare (dis)ordine

L'ordine è disordine. Ma con scarsissima fantasia

Se c’è una cosa di cui sono davvero convinto, è che una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata.
Il disordine è la vita, al contrario l’ordine è l’abitudine.
L’ordine è qualcosa di ricercato; il caos invece è naturale.

L’ordine, senza alcun dubbio, soddisfa la ragione: ma il disordine è la gioia dell’immaginazione.
Ogni essere umano vive del disordine del suo animo e della sua psiche e muore nell’ordine che la vita stabilisce. 
Tutte le più potenti emozioni vengono dal caos: paura, rabbia, amore. L’amore è il caos in sé. Potete pensarci all'infinito! L’amore non ha senso. Ti sbatte e ti fa roteare. E poi, alla fine, cade a pezzi. Nel caos c’è la creatività, la ricchezza e la fantasia. 

Ma sto dicendo troppe cose insieme, quindi PROCEDIAMO CON DISORDINE

Sia chiaro: io amo l'ordine perchè, esistendo, mi permette di infrangerlo.

Il disordine crea attese e desiderio. L’ordine niente. 
Uno dei vantaggi dell’essere disordinato è che si fanno tante scoperte elettrizzanti. Un garage o una soffitta puliti sono segno di una vita vuota.
Non c’è modo di vivere così noioso come quello che è regolato dall’ordine, dal metodo e dalla disciplina. Ben venga il caos, perché l’ordine non funziona.

Le vere scoperte vengono dal caos, dall’andare nella direzione che sembra sbagliata, stupida e sciocca. L’ordine è importante ed è necessario per non perdersi; ma il disordine serve per ritrovarsi.
L'ordine è monotono e dura poco. Una cosa minuscola e insignificante può disturbarlo. La vera ricchezza è il disordine. Ed è il potere creativo a mettere in (dis)ordine l’intero universo. 

Sembra che nell’universo ci sia un ordine preciso… nel movimento delle stelle e nel girare della Terra e nello scorrere delle stagioni. Ma la vita umana è spesso puro caos, ognuno prende la propria posizione, afferma i suoi diritti e sentimenti, fraintendendo i motivi degli altri e i propri. Sono convinto che l’ordine sia una momentanea mancanza di disordine.
A chi pensa che, nel disordine, sia difficile trovare le cose, ecco la soluzione: cercate le cosa nell'ultimo posto in cui vi aspettate di trovarle.
Se noi volessimo creare un mondo nuovo, avremmo a disposizione il materiale già pronto poiché anche il primo fu creato dal caos.
Il caos è solo (dis)ordine che attende di essere decifrato. Se vuoi avere controllo sulle cose, allora in modo ordinato affronta il disordine.
Bisogna avere però la mente piene di cose, come un deposito di un rigattiere, un grande caos dentro di sé per riuscire a ritrovare qualcosa che non ricordavi neppure di avere. La mente è un puzzle (incompleto).


Ho la mente cosi in disordine, che se arriva un ladro la rimette in ordine.

giovedì 20 aprile 2017

Journale intime/leggerezza!

Come faccio a spiegarvi che quando guardo fuori dalla finestra sto esplorando......l'universo 

Mi viene in mente una scena di "Caro diario" in cui Nanni Moretti guarda un film che tratta il tema della disillusione in età adulta. "Siamo invecchiati, siamo inaciditi ..... gridavamo cose violentissime nei nostri cortei e ora guarda come siamo tutti imbruttiti", recita un attore. 

Nanni Moretti allora tira fuori una considerazione bellissima: "Voi gridavate cose violentissime e voi siete imbruttiti. Io gridavo cose giuste e ora sono uno splendido 40enne!".

Forse mi prendo gioco di qualche certezza, ma con leggerezza!!!!!!!

martedì 18 aprile 2017

Mensa. Rima intensa!



Una semplice richiesta: Ripensa la mensa
Il tipo di presenza, con la panza ci pensa: "La cosa è senza ricompensa". La sua mente non è propensa. E la richiesta sembra melensa. Poi da la responsa. “Va bene, il tempo di consumare tutte le patate nella dispensa!”
Ma la patata si sa, non può essere abbandonata. La quantità è stata già abbassata. Non c’è più pericolo dell’abbuffata. Poi piace cosi tanto, come la cioccolata. Affogata, brasata o affumicata, puoi farci anche una bella frittata. Immutata, inalterata: non sarà mai snobbata. Non pensarci e fatti una risata. Altrimenti ti becchi una grossa cinghiata.
 
Ovvio, tutto questo insistere sulla patata è una grande cretinata!!!!
Sembra una cosa insensata, ma vuoi mettere la grassa risata di chi alla fine della mesata, grazie alla patata, la sua entrata ha aumentata in maniera smisurata!!!! 
Oh patata patata, che  tu sia lodata, sarai per sempre venerata...