“La fantasia è un posto dove ci piove dentro”
Italo Calvino
Un grande scrittore: "Se fossero stati quadri appesi
alle pareti, sarei diventato un pittore, ma erano libri, impilati fino al
soffitto. Avevo quelli intorno e addosso. Sono stato bambino e poi ragazzo
dentro una stanza di carta. Mio padre ne comprava a chili, erano il suo
altrove, la distanza da pomodori e frutta sciroppata, merci del suo lavoro.
Rientrava la sera, si metteva in poltrona disteso sotto un libro. Stava così
all’aperto. Quella mossa quotidiana,
il silenzio di noi figli per lasciarlo al suo tempo migliore, le finestre
chiuse anche d’estate per non ascoltare altro che pagine: quella mossa mi ha
avviato. “Un giorno non dovrai
comprarli, te li regalerò io, scaffali interi scritti da me stesso. Se il tuo
tempo perfetto è stare con i libri, allora ti verranno da me senza pagarli. Io
ti rimborserò di libri. Te li regalerò io,
costringerò la vita a stare dentro i libri, prima la mia, di forza, poi le
altre per invito.”.... Se leggere è un morbo, si
contrae da altri e si trasmette, è infettivo, non difettivo. Difettivo è il
mondo, a libro chiuso". Lunga citazione: non sempre si ha il tempo per riportarne una breve.
Tempo fa, fu sollevato un problema, inerente la biblioteca inesistente. In realta' la scuola ha molti libri, manca invece un luogo da adibire a spazio lettura. Suggerii, in maniera provocatoria, di allestire i corridoi della scuola con scaffali pieni di libri, insomma sostituire le pareti con muri di libri. Con garbo e gentilezza mi fu detto che un progetto siffatto faceva acqua da tutte le parti.
E se come la fantasia anche la cultura fosse un edificio in cui ci piove dentro? Allora?
Lasciamoci bagnare da una pioggia di "libri randagi", da abbandonare su un qualsiasi scaffale in modo che chiunque ne possa approfittare. Come si dice "l'occasione fa l'uomo ladro". Chiunque abbia qualcosa che non usa e' un ladro. Ribaltiamo la situazione. Creiamo un precedente, creiamo i ladri di libri. Rubare allora diventa cosa per gente seria, non cosa per persone che e' meglio vadano a lavorare.
Tempo fa, fu sollevato un problema, inerente la biblioteca inesistente. In realta' la scuola ha molti libri, manca invece un luogo da adibire a spazio lettura. Suggerii, in maniera provocatoria, di allestire i corridoi della scuola con scaffali pieni di libri, insomma sostituire le pareti con muri di libri. Con garbo e gentilezza mi fu detto che un progetto siffatto faceva acqua da tutte le parti.
E se come la fantasia anche la cultura fosse un edificio in cui ci piove dentro? Allora?
Lasciamoci bagnare da una pioggia di "libri randagi", da abbandonare su un qualsiasi scaffale in modo che chiunque ne possa approfittare. Come si dice "l'occasione fa l'uomo ladro". Chiunque abbia qualcosa che non usa e' un ladro. Ribaltiamo la situazione. Creiamo un precedente, creiamo i ladri di libri. Rubare allora diventa cosa per gente seria, non cosa per persone che e' meglio vadano a lavorare.
Immaginate un progetto comune, con genitori
ed insegnanti insieme (come accade alla Scuola dell’Infanzia!). Insieme
a mescolare pensieri per aprire nuove strade. Gratuitamente e con
entusiasmo, genitori ed insegnanti insieme, per progettare narrazioni, spazi di incontro e formazioni.
Potrebbe succedere, persino, che questi pensieri silenziosi, in punta di piedi, diventino progetti
concreti, da realizzare e libri nuovi da regalare. Eh già, perché, potrebbe accadere pure che una famiglia, da sola o insieme ad altre,
possa comprare un libro per regalarlo a questo spazio di nessuno. Così, solo per il gusto di condividerlo con gli altri e arricchire il baule pieno di racconti.
Senza che nemmeno tu te ne accorga,
le cose potrebbero succedere, intorno a quello spazio lettura.
Potrebbero succedere le narrazioni al mattino, per le classi, i racconti la sera con i genitori narratori.
Potrebbe succedere, così, che tu possa incontrare
genitori ed insegnanti, persone appassionate che cercano di lasciare il
mondo migliore di come lo hanno trovato. E
tu, cosi, inizi a pensare che puoi ancora entrare
nella scuola per dare testimonianza a te stesso e ai tuoi figli, di cosa
voglia dire veramente essere un cittadino che partecipa in modo attivo,
con le poche risorse che hai e che ti senti di mettere in campo.
Se, come diceva Calvino, “la fantasia è un posto dove ci piove
dentro”, preparate ombrelli e stivali perché in quello spazio, ci pioverà
tanto. Ogni giorno un poco di più.
Un po'di pioggia è proprio quello che ci vuole. Buone vacanze
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